Descrizione
Breve descrizione dell’opera
Le tre parti che compongono questa silloge sono espressione di un tempo carico di vissuto. Tempo che, anche per questo motivo, suggerisce questioni esistenziali: grandi e piccole questioni che Giovanni Giuseppe Iannello tenta di risolvere rivolgendosi alla religione da cui egli attinge per individuare modelli di vita e di morale a cui fare riferimento e che rappresentano, per lui, spunti di riflessione e di ispirazione.
I temi che si susseguono nella raccolta descrivono la risposta emotiva dell’autore a figure e a situazioni che, di solito, risultano importanti sul piano relazionale ed esperienziale nel quotidiano di ciascuno: si passa dalla descrizione dell’incondizionato amore di un padre disposto a farsi “straccio logoro e in disuso” alla volontà di camminare con gli altri nel divenire uomini, passando per la proclamata potenza della preghiera – nell’aspetto del rosario – fonte di una forza talmente grande per chi, nel dolore, in essa si rifugia da suggerire coraggio piuttosto che sospirare tristezza; un coraggio che, talora, si manifesta nel riguardo per ciascuna delle sfumature che la sofferenza è in grado di assumere […].
Giuseppe Saraceno
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