Descrizione
La poesia di Pierina Laganà è fortemente intrisa di mistero ed irrazionalità, è questo che la rende affascinante, coinvolgente e incuriosisce sempre più il lettore incoraggiandolo ad esplorare il mondo interiore di questa poetessa che qua e là lascia tracce di se stessa tra i versi dei suoi componimenti.
Ogni parola sembra tendere ad una dimensione di felicità e benessere irraggiungibile, ed è solo il verso che può rompere l’oscurità che circonda la vita terrena dell’uomo e può aiutarlo a penetrare questo mistero alla ricerca della verità.
La felicità che potremmo scoprire ogni giorno nella nostra vita è offuscata da un velo di ipocrisia, la funzione del poeta è proprio quella di squarciare questo velo e mostrarci la realtà meravigliosa che quotidianamente non riusciamo a vivere, forse anche per paura dei sentimenti che non conosciamo.
Molte delle liriche della Laganà prendono le mosse da descrizioni paesaggistiche quasi oniriche, e sulla scia di un suono o di un profumo riescono a trasportarci in un’altra dimensione, quella propria dell’autrice che ci rende partecipi della sua vita interiore, delle sue gioie, dei suoi dolori e dei suoi amori. È servendosi di allusioni, di simboli, di analogie che ella ci descrive un mondo dal quale lei stessa si sente incompresa, come la maggior parte dei poeti forse, ma affidandosi al potere evocativo della parola ci trascina con sé, alla ricerca di un senso.
Ecco come magistralmente l’autrice descrive questa sensazione in una lirica:
Comprendere l’aurora
della vita al di là delle tenebre.
È quest’aurora, questa “rinascita” che la poetessa cerca con tutte le sue forze, e delle volte capisce in quali avvenimenti è possibile scorgerne i bagliori: nella nascita di ogni nuova vita, di un bimbo, di un fiore.
Allora l’invito che Pierina Laganà sembra voglia farci con il dono di quest’opera è quello di ricercare continuamente la purezza di cuore necessaria a per continuare a stupirci di ogni piccola meraviglia che ci circonda, assaporarne con avidità ogni aspetto percepibile dai nostri sensi e lasciarsi cullare come gabbiani dal dolce vento dell’amore che solo può riempirci la vita, se troviamo il coraggio di corrergli incontro e percorrere le sue vie senza timore del futuro.
Domenica Moscato