Descrizione
Dalla prefazione di Ines Ferrante
Intuitiva e riflessiva, Rosa Maria Armentano dà voce alla dolcezza e all’emotività propri di una donna del suo tempo, a quella delicata percezione dell’intelletto femminile, palpitante di gioia e di vita.
Il romanzo, chiaramente autobiografico, svela una dimensione intima e realistica, un microcosmo familiare che, tuttavia, si arricchisce di invenzioni letterarie traboccanti di suggestioni immediate e vivide, tratte dalla terra di Calabria, madre calda e feconda di paesaggi meravigliosamente arcani in cui cogliere tutta la bellezza e la sacralità secolare. La narrazione opera quella commozione, impalpabile e pura, tutta femminile, verso i piaceri e i tormenti amorosi, da cui scaturiscono, vicendevolmente, sofferenze ed estasi e richiama forti contenuti affettivi e soggettivi: l’autrice ferma, attraverso una straordinaria perfezione formale e un uso pressoché costante di immagini metaforiche, i moti individuali dell’animo e le vicende della sua vita, sospesa tra sogni e visioni, seguendo l’ispirazione autentica che si fa plasmare dai ricordi fanciulleschi e la genuina schiettezza comunicativa, con l’utilizzo di periodi scevri da ogni esasperante ricerca linguistica, una dolcissima nostalgia senza troppi laceranti rimpianti.