Descrizione
Vincitore della prima edizione del Premio Letterario Internazionale “Città di Martinsicuro” 2009 sezione Saggistica Inedita.
Nell’antica Grecia la donna non godeva di grande libertà: viveva infatti in un suo mondo ristretto, che si estendeva essenzialmente dal gineceo al tempio, e aveva un ruolo subalterno, distante dai centri di potere.
Anche la letteratura greca antica, caratterizzata soprattutto da un coro di voci maschili, sembra confermare questo stato di notevole subordinazione dell’universo muliebre, facendo apparire Saffo, la cui grandezza è invece universalmente riconosciuta, come un’eccezione: in realtà, l’esperienza letteraria della poetessa di Lesbo non fu completamente isolata.
Il fenomeno della poesia femminile ebbe in Grecia una diffusione assai ampia da un punto di vista sia cronologico sia geografico: conosciamo i nomi di poetesse attive in un arco temporale che spazia dall’età arcaica a quella bizantina e vissute in numerose regioni del mondo greco antico.
Da questa constatazione si è mossa l’Autrice, che ha elaborato un catalogo ragionato di tutte le poetesse greche e ha raccolto tutte le testimonianze in nostro possesso sull’attività poetica delle nove “Muse terrestri” menzionate nel canone di Antipatro di Tessalonica: Saffo, Mirtide, Corinna, Telesilla, Prassilla, Erinna, Anite, Nosside e Mero.
L’analisi comparata dei diversi frammenti ha aperto una finestra su un mondo ritenuto perduto, svelando i temi della poesia femminile, in cui tutto è ricondotto alla sfera di una vita ovattata e ai limiti angusti di una piccola comunità: l’eros, la bellezza, il matrimonio e la memoria delle tradizioni sono lontani dal clamore della guerra e degli agoni politici maschili.
Alla mia allieva di un tempo, oggi sapiente studiosa, l’augurio di continuare sulla via intrapresa, fedele al rigore scientifico e sensibile al fascino della letteratura. All’editore il merito di aver sottratto ai polverosi archivi universitari un lavoro degno di una più ampia platea di lettori.
Prof. Franco Sanna