Descrizione
Un portone socchiuso, un dettaglio appunto, mette insieme un’eterogenea quanto improbabile comitiva che si renderà protagonista di una serie di avventure consumate nell’arco di un’unica notte. Con la luce del giorno arriverà la chiarezza sul mistero del portone e su un segreto che la protagonista nasconde da più di vent’anni.
Dalla Prefazione di Carlo De Paolis
Elena Renzi, apprezzata docente di matematica nel liceo scientifico “Galileo Galilei” di Civitavecchia, esordisce nel campo letterario con questo bel romanzo non dichiaratamente autobiografico, che lascia però trasparire la possibilità di qualche suo coinvolgimento introspettivo. Singolare appare infatti la circostanza che, tra i diversi personaggi che popolano la narrazione, le due uniche figure femminili che vi compaiono abbiano entrambe un legame esistenziale con l’attività lavorativa esercitata dall’autrice: Lisa Bissolati, portata al nubilato e irrealizzata nell’aspirazione di fare l’insegnante; Olga Ortisei, ottantacinquenne professoressa in quiescenza che nubile lo è ormai, si potrebbe dire, per fatto compiuto.
L’azione è ambientata in una Civitavecchia che la Renzi metaforizza con il toponimo di “Vegliopoli” e si articola sul modello del teatro dell’assurdo fiorito tra la fine degli anni ’40 e gli inizi degli anni ’50 del Novecento: filone letterario che esprimeva la solitudine spirituale delle generazioni uscite dalle due guerre mondiali. […]