Descrizione
Dalla prefazione di Ivo Zùnica
C’è Andrea, un adolescente in odore di “maturità”. E c’è Aurora, la madre, una cinquantenne di molto assennata; assennata finché si tratta di esercitare la propria professione di psicologa. Un po’ meno equilibrata quando il suo ruolo di madre la porta a misurarsi con le proprie ansie circa la salute del figlio e i pericoli (presunti o probabili) che egli corre. Ma per fortuna c’è anche il marito, Riccardo, che sa contenere tali ansie, sa tenere a bada e ridimensionare i repentini spaventi della moglie.
Riccardo, però, non parla: non dice quasi niente se non qualche battuta qua e là. Quello che lui fa, che lui pensa e gran parte di ciò che dice sono gli anzidetti due personaggi a riferircelo. Andrea e Aurora sono, infatti, i due protagonisti narranti del racconto, e la narrazione si dipana, alternativamente, attraverso le parole dell’uno o dell’altra, attraverso, appunto, due voci.