Descrizione
[…] a una coscienza del declino del kosmos spartano si contrappone a Senofonte l’ammirazione per il suo sovrano come spartano modello, implicitamente sostenuta dalla convinzione che Sparta sarebbe risorta se i valori che egli incarnava fossero tornati in vigore. Il mondo delle leggi spartane non poteva sopravvivere al IV secolo; Agesilao fu solo la pagina finale di un libro che non aveva altri capitoli. Sembra corretto affermare che questo re ambizioso e obbediente abbia condiviso il declino della sua patria soprattutto perché vissuto durante l’epilogo di quella che Berve, brillantemente, definì la «centennale tragedia dell’essenza di Sparta»: chi accetti questa conclusione non dubiterà che con Agesilao si sia affacciato sulla storia greca l’ultimo degli Spartani.
Guido D’Alessandro
da La costituzione degli spartani. Agesilao, Milano 2009
Lo xiphos era la spada in uso all’esercito spartano, un’arma da punta e da taglio con una lama a forma di foglia di salice dalla lunghezza di soli 30 centimetri. Lo xiphos era letale nel corpo a corpo, robusto e tagliente; così i libri che entreranno a far parte della collana avranno un formato piccolo, un numero di pagine ridotto dal contenuto mordace e pungente. Distinti dal fraseggio chiaro e da un uso accorto della subordinazione, si richiamano allo stile puramente laconico-spartano. Un libro della collana «Xiphos» richiama all’autentico e all’essenziale non solo da un punto di vista contenutistico ma anche nella descrizione di simboli e luoghi riconducibili alla filoxenia. Tinti nella loro definizione grafica dal colore porpora, gli xiphos si presentano come i libri marcatamente identitari – e di “punta” – della Leonida Edizioni.
Domenico Pòlito
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