Descrizione
La potenza e l’incisività del romanzo di Massimo Laccisaglia emergono senza convenevoli già dal titolo, che, racchiudendo tutti gli elementi es- senziali della storia, riesce a offrirne un’immediata chiave di lettura. Imme- diatezza che è sinonimo di semplicità solo nell’ottica in cui appare chiaro da subito come ogni pagina sarà una scalata impervia alla ricerca di risposte destinate a non esaurirsi – semmai a dilatarsi e a fagocitare, senza sconti per la piccolezza umana, la coscienza che il lettore ha di sé e del mondo.
Ciro – Un dio senza memoria si interroga sul senso della vita è quindi una sfida esistenziale ancor prima che intellettuale e letteraria, un indimen- ticabile e prezioso vaso di Pandora che non custodisce tutti mali del mondo, ma le inderogabili riflessioni sull’essere e l’esistere. Ma non sono queste, per l’uomo razionale che tenta di combattere la vanitas, il più grande dei mali? I quesiti filosofici e religiosi si sommano in una corsa affannosa che disturba, inquieta, costringe a uscire dalla comfort zone e a mettersi in discussione. E in questo turbinio fatto di punti interrogativi riproposti all’infinito, l’autore non consegna certezze; ma proprio per questo ci impacchetta un regalo: fatto di parole piene e libere, vive come Cristo risorto.
Romanzo primo classificato, Premio “Gioacchino da Fiore”
Motivazione a cura di Francesca Tuccio