Descrizione
Frida è nata su un’isoletta in mezzo al Mar Mediterraneo, in un posto in cui la natura è «potente e spettacolare» e i paesaggi sono straordinari e selvaggi; un luogo privo delle comodità del mondo moderno, abitato da una minuscola comunità con proprie particolari dinamiche sociali. Un universo a parte dove tutto dipende strettamente dal mare e dal vento.
Non è un idillio vivere su un’isola così piccola e Frida lo sa bene ma, dopo tanti anni, lei ha accettato tutto: la bellezza e le asprezze, la libertà e i limiti, i privilegi e le privazioni.
A turbare l’equilibrio arriva il dramma dei migranti.
I pescatori si imbattono in scialuppe cariche di naufraghi disperati e si trovano di fronte alla responsabilità di fare la differenza tra la vita e la morte.
La narrazione si dipana seguendo il filo dei pensieri della protagonista, forse un po’ pagana nel suo meraviglioso rapporto istintivo e viscerale con la natura, ma profondamente cristiana nei suoi slanci, nei suoi incrollabili principi morali e nel suo approccio verso gli altri.
Il finale a sorpresa è la destinazione ultima di un viaggio nella coscienza di una donna che avviene pur restando immobili… come seduti su di uno scoglio a guardare il mare.
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