Descrizione
Il succedere umano è personale, ma riversa il suo dopo nella società.
Il fatto, che dà origine alle poesie di questa raccolta, ciò evidenzia e persegue.
Il male improvviso di un corpo sviluppa una ragnatela d’impegni che anima la realtà verso interessi più ampi della individuale guarigione. Il soggetto trattiene per sé la raggiunta guarigione, mentre la via percorsa e i mezzi impiegati permangono a valore pubblico. Da qui il titolo: di Lei: di lei permango io.
(Dalla premessa dell’Autore)
Dilla tu la parola fine,
quella per cui niente è incline
all’essere diverso.
Dilla con la forza della colpa,
quella dell’amore,
a cui qualsiasi situazione arride
e si fa dei mali discolpa.
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