Descrizione
[…] Più che una storia d’amore, questo romanzo è l’eterna denuncia senza tempo […]. L’amore tra Angela, contadinella, e Saro, pastore, è solo un pretesto per impiantare una storia coi toni del romanzo per denunciare al mondo che in Calabria la mafia è come la gramigna, difficile da estirpare e presente in ogni contesto sociale.
Dalla prefazione di Franco Blefari
[…] il racconto in sé è coinvolgente ma non è un thriller e neppure una storia d’amore. Come si potrebbe definire quindi? Direi che è entrambi e molto altro.
Che si tratti di cronaca romanzata o di pura fantasia letteraria, tutto questo non inficia la bellezza del racconto, vero o verista, e così i personaggi descritti dall’Autore fanno parte della storia eterna dell’uomo con i suoi naturali sentimenti, i quotidiani affanni, le ansie, le paure e le incertezze del futuro, la rassegnazione sociale di una società di altri tempi così lontani da questo mondo globalizzato, anche se solo di pochi decenni fa.
Dalla nota critica di Fortunato Zappia