Descrizione
Il 6 agosto 1996 è un martedì particolarmente afoso ed è passato un anno da quell’inizio di vita a Vazzaro. Nell’ufficio della caserma dei carabinieri, un ventilatore smuove l’aria di quel caldo giorno di mezza estate. Le gambe allungate sotto la scrivania, le maniche della camicia arrotolate, una sigaretta quasi completamente bruciata e l’aria rilassata, il capitano Testa si ritrova a pensare che, abituato al freddo e alla nebbia che popolavano le sue giornate, mai avrebbe creduto di trovarsi così a suo agio sotto il sole cocente del Sud.
Inviato a dirigere la caserma di un piccolo comune della Calabria, il capitano Maurizio Testa si ritrova ad indagare sul tentato omicidio del guardiano del faro, Sasà Canè, suo amico. L’episodio lo sconvolge e diventa il punto di partenza per un’inchiesta tra le più scottanti degli ultimi anni. Anche Anna e Diego collaborano per individuare i colpevoli, muovendosi in un territorio sorprendente, tra magici scenari di fondali marini e paesi fantasma.In un Sud estremo, ricco di contraddizioni, la bellezza dei luoghi e della gente prende il cuore del capitano che si lascia trascinare dalle vicende che cambieranno il corso della sua vita.
Valeria Polimeni –
Immersi nei fondali della nostra terra, a volte bui e limacciosi, ma sui quali, in superficie, si staglia la luce del faro a illuminare le speranze di una terra intarsiata di meravigliose bellezze, leggiamo “Il vaso di Pandora. Un caso insolito per il capitano Testa” respirando leggerezza e profondità: la leggerezza frizzante e contagiosa di noi gente del sud, amanti dello “slow time” e della solare accoglienza; la profondità di antiche eterne mitologiche passioni che curano le ferite inferte nel tempo di oggi. Resta “Elpìs”, la speranza, che l’autrice fa aleggiare tra le pagine di un libro avvincente che trasporta il lettore nei luoghi solari del Sud Italia.
CELeonida@2021 –
Grazie Valeria per questa tua recensione!
Eliane Jansen –
Non bisogna essere un eroe per abitare un piccolo villaggio del meridione, ma ci vivono degli eroi, personaggi nascosti e ricchi di umanità, come il capitano Testa, che indaga sul tentato omicidio di un pacifico guardiano del faro. Prende inizio un’inchiesta dal ritmo sempre più veloce e dai risvolti storicamente tragici. Si chiude il libro con il gusto di avere conosciuto, o riscoperto, alcune delle tante facce della Calabria, attraverso protagonisti che non si possono dimenticare.
CELeonida@2021 –
Grazie Eliane per questa tua recensione!