Descrizione
La grande sognatrice è il primo romanzo del collettivo di scrittura Silvana Mansio, risultato vincitore della XVII edizione del Premio «Gaetano Cingari» 2021-22 per la narrativa inedita. Costruito quasi come un gioco fra storia e geografia, si sviluppa tra citazioni letterarie e velati spunti filosofici senza mai perdere il ritmo del filo narrativo.
Il titolo del libro allude a una visione esoterica della realtà, a cui è riferita l’incisione di un bracciale che attraverserà costantemente il racconto, articolato lungo 4500 anni: dall’epoca sumerica del XXIV secolo a.C. fino al 2026 d.C.
Personaggi storici e mitologici s’intrecciano con molti altri frutto dell’invenzione letteraria in una vicenda che si dipana nel tempo e nello spazio lungo la costa ionica calabrese. Nel XII secolo a.C. vi incontriamo Odisseo e Nausicaa nella terra dei Feaci, coincidente con l’istmo di Catanzaro secondo la tesi storiografica sostenuta dai fratelli Wolf.
La parte più consistente del racconto si svolge nell’anno 511 a.C. della Kroton di Pitagora, alla vigilia sia della guerra contro Sibari sia della scomparsa del grande filosofo. Insieme a diversi altri personaggi, compariranno anche il tragediografo Tespi e il suo allievo Frinico, i quali, ai margini di una fuga nella vicina Skylletion, ci porteranno improvvisamente e inaspettatamente nei momenti della guerra di Troia.
In queste evoluzioni cronologiche appariranno quindi un vecchio Cassiodoro, ormai ritiratosi nel poco distante monastero di Vivarium dopo la sua lunga vita di alto dignitario alla corte di Bisanzio, e due personaggi che, vivendo nel 2026, daranno continuità e proietteranno nel futuro tutta la vicenda, destinata, in un andamento circolare del tempo, a ritornare finalmente alle proprie origini.
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