Descrizione
Lo straniero accarezzò il tavolo di legno massiccio, sentendo con la mano le incisioni che lo solcavano, come piccole ferite, prima ancora di leggere i nomi e le date a volte remote che testimoniavano passaggi, amori, ipotesi di resistenza agli anni. Cercando rifugio dalla fascinazione del mistero e del tempo, un istante prima di realizzare coscientemente la verità che nessun uomo muore del tutto finché qualcuno pronuncia il suo nome, si rivolse all’interlocutore, in quel modo un po’ brusco che spesso sottende una epidermica simpatia: «E lei chi è?»
«Sean Betancourt» rispose tendendo la mano robusta l’uomo, «irlandese, basco e argentino, professore di poesia e di guerriglia.»