Descrizione
Dalla prefazione di Carmine Torchia
[…] Queste pampòglie sono davvero delle foglie secche: nel loro scricchiolio sta un tempo che non è più, sta la nostalgia dell’infanzia e del vivere semplice persi irrimediabilmente e negati da supercellulari che hanno sostituito la magia dell’incontro con la freddezza della digitazione, grazie a cui non senti più il tono e il suono della voce, più non leggi le emozioni tradite da un aggrottamento improvviso delle sopracciglia e dai riflessi della timidezza, del rancore, della delusione, della gioia e di tutta quella marea di sensazioni umane che ci ha reso umani un tempo. […]