Descrizione
Rapsodo moderno al servizio degli eventi, filtro per narrarli e renderli soggetti del racconto, quasi strumento per il dispiegarsi degli stessi, l’autore inaugura il suo canto impavido partendo dalle speranze riposte nel progresso degli anni Cinquanta, attraversa rivoluzioni e contestazioni e poi giunge al fallimento, nei decenni successivi fatti di lotte, terrorismi colorati, anni di piombo e strategie della tensione, di quel progetto tutto occidentale in cui il benessere pretende di misurarsi solo in rapporto al beneficio, al potere, alle forze brute dei tornaconti politici e sociali sugli altari delle quali vengono immolati in sacrificio valori, ideali e quella parte di mondo senza mordente decisionale.
Dalla Prefazione di Irene Piras
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