Descrizione
Sushi Marina è un romanzo breve, nato sviluppando un soggetto di Pep- pino Crea, reggino anche lui e sceneggiatore.
È ambientato nella Reggio Calabria di oggi, protagonisti due ragazzi neolaureati (in chimica e in architettura) senza lavoro che vorrebbero riuscire a non emigrare, e finiscono per cacciarsi in una serie di disavventure.
Dopo aver escluso una a una, non senza peripezie, le altre possibilità, si decidono a creare il proprio ristorante con l’aiuto non disinteressato di un vecchio compagno di scuola che li mette nelle grinfie di un criminale. Il tutto è un pretesto per raccontare, in una tragi-commedia, la realtà della “città metropolitana”, da sempre paradigma di quella italiana.
«‘U fattu è chi ee me tempi apriri un negoziu era ‘a prima cosa chi si scartava, anzi n’a pinzavi ‘i fattu! Ma oggi vìu parecchi figghioli chi si llanzunu nti nu pub o cacc’atra attività, magari oggi i cosi su diversi… ‘Na vota, ambeci…»
E così Nino attacca. Racconta di una città povera ma bella, dove i ragazzi giocavano per le strade, pulite perché gli spazzini le spazzavano (e non c’erano cassonetti perché per i rifiuti passavano porta a porta), interrotti più spesso dagli ambulanti che dalle auto. Giocavano a pallone, si gettavano gli uni sugli altri a scarricacanali, gareggiavano coi tappi in piste di gesso disegnate sui marciapiedi lunghe decine di metri, si lanciavano senza paura lungo discese infinite su tavole di legno senza freni che andavano su cuscinetti a sfera ballonzolando sui basalti (l’asfalto? quale asfalto?).